8 MARZO - FESTA DELLA DONNA
Quello che vorrei continuare a dire alle donne, anche dopo la mia morte, è di non perdere mai il rispetto di se stesse, di avere dignità. Sempre.
Franca Rame
Una riflessione. Se ci voltiamo, possiamo scorgere ovunque, donne
che vivono in uno stato di quotidiana e imbarazzante sottomissione all’uomo e
che, SOLO ED ESCLUSIVAMENTE la sera dell’8 marzo ricevono il soffio vitale, e
allora; cene luculliane, danze sfrenate, spogliarelli maschili, ma ahimè, ad un certo punto, scocca la mezzanotte, appare la zucca e come per incanto, ecco che si ritrovano
catapultate nella vita di sempre, colte a mangiare pane
e umiliazioni. Vorrei donare una mimosa e un pensiero d’amore a tutte le
donne vittime di soprusi e violenze e, in senso generale, a tutti coloro che
lottano per i propri diritti. E vorrei farlo, celebrando una grande donna,
anzi LA DONNA :
Franca Rame.
Ciao Franca
Il
vento dirige le note
del
musicista di strada che,
con
scatole e bidoni
s’arrabatta.
Percussioni
che
ritmano
il cuore.
Un
passante avanza furtivo
con
una smorfia di
disappunto
abbozzata sul volto
mentre
bimbi festosi seguono
quel
ritmo tribale.
Tutto
attorno è magia:
il
fuoco delle danze,
l’indolenza
della pioggia,
il
silenzio dell’attesa.
Due
amici s’incontrano
per
andare a teatro,
ora
pieno e vuoto di te,
nel
mezzo di un piovoso
giovedì
pomeriggio.
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