Testo di Giusy Grasso
Le immagini esterne plasmano quelle interne e viceversa. Così, ciò che avevamo custodito nello scrigno dell’essere si apre un varco alla ricerca di una nuova via, costellata dei segni del nostro tempo. Un diverso sentire ci aspetta. Il futuro è consegnato alle immagini.
Corredato di 52 illustrazioni, amarcord di famosi ciak, arricchite da brevi calzanti note, il libro spiega in che modo sia possibile utilizzare il cinema nella cura delle sofferenze psichiche, delineando così, una psicoterapia immaginativa che sollecita le corde dell’erotismo e della seduzione.
Per l’autore, il disturbo mentale non è la perdita dell’identità bensì l’eccesso di identità; una forma pervicace dell’essere, che, senza aperture, non comunica più con il mondo esterno e si predispone al disequilibrio.
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