IL ROMANTICO POETA DELL'AMORE CECO
Era la
tarda sera – il primo maggio –
il seral maggio, tempo d’amor, quando
le colombe si chiamano tubando,
là dove intorno odora il pin selvaggio.
Bisbigliava d’amor la silenziosa
borraccina e mentia d’amore il duolo
l’albero in fior; cantava l’usignolo
alla rosa il suo amore e della rosa
per lui l’amore in un sospiro auliva.
Il lago terso tra gli arbusti ombrosi
suonava sordo di dolori ascosi
e tutto intorno lo stringea la riva:
i chiari soli d’altri mondi intanto
vagavan per l’azzurro come pianto
d’amore. E i loro mondi ammaliati
come al tempio salian dell’immortale
amore, incontro all’universo astrale,
fino a quando d’affetto fiammeggianti,
in scintille spegnentisi mutati,
s’incontravano come erranti amanti.
La bella faccia della luna piena,
chiara nel suo pallore e nel chiarore
pallida, s’infiammò di roseo ardore,
come amante che spia l’amante, appena
nell’acque la sua immagine riflessa
vide e languì d’amore per se stessa.
Sull’orizzonte un poco più lontano
l’ombra tenue splendea delle cascine,
fino a che ad abbracciarsi più vicine
si fecero e il crepuscolo pian piano
entro il suo oscuro grembo lo rinchiuse
ed il bosco con loro si confuse.
Più lungi ancora l´ombra si diffonde
delle montagne; alla betulla il pino
e la betulla al pino fa un inchino.
Corrono a gara nel ruscello l’onde.
In quest’ora d’amore un amor pieno
ribolle ad ogni creatura in seno.
Tratto dal poema del 1836 "Maggio" (Máj) di Karel Hynek Mácha
Traduzione di Ettore Lo Gatto
Traduzione di Ettore Lo Gatto
Quando il Romanticismo è effigiato da grandi Poeti come Macha, è vivere nell'onomatopea profusa nelle strofe; quanto triste è lo pseudo "Romanticismo" odierno, dove facilmente si scambia la frase melense per strofa romantica...
RispondiEliminaQuando il Romanticismo è effigiato da grandi Poeti come Macha, è vivere nell'onomatopea profusa nelle strofe; quanto triste è lo pseudo "Romanticismo" odierno, dove facilmente si scambia la frase melense per strofa romantica...
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