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sabato 24 ottobre 2015



Si potrebbe affermare senza eufemismi che, l’ostinazione, la tenacia e l’apertura all’altrui “sentire” siano i tratti distintivi del successo di questo progetto finanziato da Eni foundation: 'Il Teatro fa bene', il cui scopo è quello di trasmettere alla popolazione locale del Mozambico le buone pratiche sanitarie e alimentari, con un occhio di riguardo verso la maternità e la cura dei neonati attraverso una forma d'arte ancestrale, il teatro. Ciò che è emerso, è infatti il desiderio di cooperazione, fondendo le differenti tradizioni e costumi senza predominio alcuno.  L’incontro di ieri presso la Casa Corriere all’Esposizione Universale ha inoltre evidenziato come, contrariamente alle opinioni di professori e antropologi, esista una sottintesa tradizione di teatro comico nel territorio nonché una connaturata diffidenza in merito alla medicina allopatica; è stato dunque necessario informare la popolazione sulla possibilità di ricorrere alla sala operatoria o ad altre tipologie di cura, senza tuttavia escludere le pratiche in uso.
Oltre al progetto 'Il Teatro fa bene', Eni foundation ha disposto nella zona di Palma alcune migliorie alle infrastrutture sanitarie già esistenti  e disposto la realizzazione di nuove realtà sostenibili.

Approfondimenti



martedì 20 ottobre 2015

 SHIR HASHIRIM (Il Cantico dei Cantici)


Amore e Psiche - Canova

Cantico dei cantici - Chagall

Il diletto sposo, è paragonato al Re Salomone; la diletta sposa, è designata con il nome di Sulammìta. Questi particolari hanno offerto lo spunto per attribuirne la composizione al re “magnifico” di Gerusalemme. L’inserimento di questo poema nel canone dell’Antico Testamento destò non poche perplessità e dissensi per gli espliciti riferimenti al sesso ma Shir Hashirim travalica il tempo e lo spazio celebrando l’amore in tutte le sue infinite sfaccettature.


Lo sposo

“Come son belli i tuoi piedi
Nei sandali, figlia di principe!
Le curve dei tuoi fianchi sono come monili,
opera di mani d’artista.
Il tuo ombelico è una coppa rotonda
Che non manca mai di vino drogato.
Il tuo ventre è un mucchio di grano,
circondato da gigli.
I tuoi seni come due cerbiatti,
gemelli di gazzella.
Il tuo collo come una torre d’avorio;
i tuoi occhi sono come i laghetti di Chesbòn,
presso la porta di Bat-Rabbìm;
il tuo naso come la torre del Libano
che fa la guardia verso Damasco.
Il tuo capo si erge su di te come il Carmelo
E la chioma del tuo capo è come la porpora;
un re è stato preso dalle tue trecce”.

Ct 7,2-6


La sposa

“Il tuo palato è come vino squisito,
che scorre dritto verso il mio diletto
e fluisce sulle labbra e sui denti!
Io sono per il mio diletto
E la sua brama è verso di me.
Vieni, mio diletto, andiamo nei campi,
passiamo la notte nei villaggi.
Di buon mattino andremo alle vigne;
vedremo se mette gemme la vite,
se sbocciano i fiori,
se fioriscono i melograni:
là ti darò le mie carezze!
Le mandragore mandano profumo;
alle nostre porte c’è ogni specie di frutti squisiti,
freschi e secchi;
mio diletto, li ho serbati per te”.


Ct 7,10-14




Shir Hashirim Besha'ashuim - Ofra Haza




martedì 6 ottobre 2015


20 ARTISTI, 8 IDEE, 160  EMOZIONI


Collettiva d'arte del gruppo Amici del Quadrato.
 Tema trainante: l'armonia dell'anima, l'incontro tra protagonismo e assenteismo. 









Fino al 15 ottobre. Da non perdere.
Presso: Stazione P.ta Vittoria del Passante Ferroviario
viale Molise (all'altezza del civico 69) Milano



Artisti presenti con le loro opere:

Ezio Felisa
Giancarlo Reati
Giancarlo Adduci
Davide Beretta
Gabriella Mercoli
Rosanna Bottani
Roberta Canepa
Domenico Porpora
Elio Rubini
Rosanna Lenzi
Maria Lucchetta
Ivana Gazzetta
Gilberto Piccinini
Vanna Tagini
Raffaele Falzetta
Annunziata Fiumi Loosli
Tiziana Sormanni
Salvatore Cangemi
Gloria Principia Rosco
Mario LocatellFrancesco Adduci







domenica 4 ottobre 2015

I LUOGHI DEL CUORE: BAJARDO




Bajardo è un centro del Ponente Ligure appoggiato su di un crinale delle Alpi Marittime, a pochi chilometri dal confine francese, le cui rocce stillano ancora miti e leggende celtiche. Affacciata a questa magnifica terrazza sulle Alpi, rapita dalla coscienza di un luogo che parla di sé senza proferir parola, respiro. Qui ogni anno si dà vita a quella che potremmo definire l'unica ricorrenza pagana di tutto il ponente: “Ra Barca”, una danza che trae spunto da una tragedia che vede protagonista la famiglia nobile del paese. In breve, la figlia del conte, si innamora di un marinaio pisano giunto nei boschi del luogo per tagliare il legname necessario alla costruzione della flotta imperiale di Federico II. Quando il marinaio, terminato il lavoro deve partire, la ragazza vorrebbe seguire la nave ovvero “ra barca”, ma il padre, contrario a questo amore, non esita a far mozzare il capo alla figlia e ad esporlo crudelmente sulla piazza pubblica come monito. I simboli laici dell’albero e della danza, nel corso dei secoli, si sono fusi con la grande festività della Pentecoste, offrendoci un esempio della cristianizzazione dei riti pagani mantenendone tuttavia l'originaria simbologia. Bajardo è anche rappresentata dalla calorosità dei propri abitanti, in netto contrasto con le temperature climatiche. Ricordo con affetto gli amici del ristorante pizzeria Jolanda che mi hanno gentilmente soccorso in seguito ad un mio piccolo “incidente” e i racconti del signor Alberto della Fattoria del Ghiro in merito alla raccolta della lavanda da alambiccare per ricavarne gli olî essenziali ed altri magnifici prodotti naturali oppure i gatti spaparanzati sui gradini delle case o di sentinella al portale in ardesia che apre alle rovine della vecchia chiesa di San Nicolò o ancora, il piccolo sentiero per la chiesetta di s. Giovanni, la sorgente della fontana vecchia. Le immagini e i profumi che mi hanno accompagnato in questa avventura sono un balsamo per il cuore e un incentivo in più per tornare in questo luogo dal sapore magico.



Contatti utili:
Ristorante Pizzeria "Jolanda" Via Roma, 47 Tel. 320 3660660
*Bajardo - Festa di Ra Barca 2015 www.youtube.com/watch?v=qCz2ALrStes